diabete funghi medicinali

In questo articolo presentiamo il caso interessante di un bambino di soli 9 anni, affetto da Diabete di tipo 1, che rientra nella categoria delle malattie autoimmuni.

Il ragazzo, in cura presso il dott. Walter Ardigò – medico psichiatra e studioso della Medicina Tradizionale cinese – ha iniziato ad assumere una combinazione di tre funghi medicinali (Ganoderma Lucidum, Agaricus e Maitake), con l’obiettivo di ridurre gli autoanticorpi anti-ICA, ovvero responsabili della distruzione delle β cellule presenti nel Pancreas e di frenare dunque il percorso della malattia.

Questo è quanto riporta il dott. Ardigò nel suo sito:

Diabete di tipo 1 – Il caso di Giovanni

Giovanni è un bambino di 9 anni e da due è affetto da diabete tipo 1, una patologie di tipo autoimmune nella quale si formano autoanticorpi diretti contro le cellule β del Pancreas, adibite alla produzione dell’insulina.

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica di cui ancora non esiste una cura. Per cui per la persona affetta da questa malattia ha inizio una vita da malato cronico. Non può mangiare nulla di ciò che mangiano i suoi compagni di scuola: panini, snack, caramelle. Non può nemmeno praticare sport, per paura di ritrovarsi di colpi a fronteggiare un caso di ipoglicemia.

Giovanni sa che dovrà curarsi assumendo insulina per tutta la vita. La carenza, al momento solo parziale, si tramuterà nel tempo in un insulino-deficienza totale. I genitori, preoccupati del futuro del loro bambino, hanno così iniziato a cercare delle alternative naturali, imbattendosi nel dott. Ardigò

Come tutte le persone affette da diabete di tipo 1, anche Giovanni possiede gli auto-anticorpi che sono causa stessa della malattia. Dagli esami del sangue risultano infatti presenti gli anticorpi anti-GAD-65, specifici del pancreas (enzima glutammato-decarbossilasi isoenzima 65), gli autoanticorpi anti-ICA (cellule delle isole pancreatiche), gli autoanticorpi anti-IA-2 (tirosina-fosfatasi IA-2) e gli autoanticorpi (IAA) anti-insulina.

Come terapia naturale, il dott. Ardigò ha somministrato 3 specifici funghi medicinali, il Ganoderma lucidum (Reishi), Agaricus blazei e Maitake, che il dottore ha ribattezzato con il nome di formula “Immunità Super”, da lui messa a punto nel corso degl’anni per il trattamento di patologie di natura allergica ed autoimmune, con ottimi risultati.

Giovanni ha così iniziato ad assumere questi tre funghi medicinali. Il dott. Ardigò afferma di aver modificato la formula togliendo il fungo Shiitake, inizialmente presente nella formula originale, e sostituendolo con il Maitake. Questi due funghi hanno infatti un’azione molto simile nel ristabilire le funzionalità intestinali, mentre sul metabolismo del glucosio, il fungo Maitake sembra sia decisamente più efficace. Infatti il Maitake agisce riducendo la glicemia e contrastando direttamente la causa che porta al diabete, oltre che i sintomi.

Infine, ai tre funghi già elencati, il dott. Ardigò ha aggiunto anche il Cordyceps sinensis, altro fungo medicinale molto efficace nel contrastare la malattia del diabete.

Come agiscono questi funghi?

Come nelle altre malattie autoimmuni, l’azione immunomodulante del Ganoderma lucidum (Reishi) e dell’Agaricus blazei, ha agito riducendo gli auto-anticorpi fino ad eliminarli.

Il fungo Maitake, oltre a ridurre la glicemia, ha agito sull’intestino, ricostruendo le condizioni per un ambiente intestinale adeguato. Il dott. Ardiòg ci ricorda infatti è dalla “Sindrome dell’intestino permeabile” (Leaky gut), ovvero quell’infiammazione intestinale che rende possibile il passaggio di sostanze tossiche, dall’intestino al flusso sanguigno e che causa stessa degli anticorpi patologici.

Risultato ottenuto

Nel caso di Giovanni, nel giro di 4 mesi, la produzione di auto-anticorpi si è fermata, “liberando” il pancreas dall’attacco autoimmune. Gli autoanticorpi, semplicemente, erano spariti.

E dopo ulteriori 4 mesi, il medico diabetologo ha potuto diminuire le dosi di insulina, con grande felicità dei genitori di Giovanni. Il dott. Ardigò nel momento in cui scrive, è speranzoso che il miglioramento possa continuare in maniera costante e che, nel giro di un anno, il diabete si possa risolvere del tutto. Ma anche se la condizione clinica di Giovanni rimanesse questa, sarebbe comunque un ottimo risultato.

Fonte: http://www.dottorardigo.it