Il Cordyceps sinensis, insieme al Ganoderma Lucidum (Reishi), rappresenta uno dei funghi medicinali più importanti e rappresentativi della Medicina Tradizionale Cinese. In Cina questo fungo viene utilizzato da più di 2.000 anni per prevenire e curare un numero impressionante di patologie, ma anche e soprattutto come tonico per migliorare e preservare forza, vitalità e ed energia sessuale e come rimedio naturale per la longevità. Per questo è oggi conosciuto anche come il fungo della Giovinezza.
Tutte le proprietà del Cordyceps sinensis – Indice dell’articolo
Breve descrizione del fungo
Tutti i funghi del genere Cordyceps sono Ascomiceti parassiti, che attraverso le loro spore infettano le larve di particolari insetti (esistono anche specie che parassitano altri funghi). Quando il fungo parassita un insetto, diffonde il proprio micelio nel suo corpo fino eventualmente a sostituire del tutto il tessuto del substrato dell’ospite. Durante questo processo alcune specie di Cordyceps sono in grado di influenzare addirittura il comportamento del loro ospite.
Tra le numerose varietà di Cordyceps, il Cordyceps sinensis è la specie più conosciuta al mondo, quella più caratteristica per tradizione e quella attualmente più studiata. Tuttavia esistono anche altre varietà attualmente in fase di studio, come il Cordyceps militaris, che ha dimostrato di possedere proprietà terapeutiche molto simili alla varietà sinensis.
Il Cordyceps sinensis cresce e si sviluppa esclusivamente nell’altopiano dell’Himalaya, tra i 3.000 e i 5.000 m slm. Si sviluppa parassitando le larve di insetto del genere Thitarodes armoricanus (falena fantasma, o insetto Caterpillar). Infatti il Cordyceps sinensis è conosciuto anche come “fungo Caterpillar”
Non è ancora chiaro come e quando le spore del Cordyceps sinensis infettano le larve, ma una volta infettate esse sono condizionate a scavare ad una profondità inferiore a quella che sarebbe naturale per l’inverno. Durante i mesi invernali il fungo Cordyceps continua a crescere dentro il suo ospite. Quando la neve si scioglie e sopraggiunge la primavera un fungo germoglia dalla testa del caterpillar ed emerge dal terreno. Dopo che il fungo è completamente sviluppato inizierà a rilasciare le spore che trasportate dall’aria infetteranno più bruchi continuando il ciclo vitale.
Questo è il motivo per cui in Cina il fungo è conosciuto come DongChongXiaCao, che significa “pianta d’estate, insetto d’inverno”.
Proprietà del Cordyceps sinensis
I primi a scoprire le incredibili proprietà terapeutiche e rinvigorenti del Cordyceps sinensis furono i pastori tibetani oltre 2.000 anni fa.
Come ogni anno essi aspettavano l’arrivo della primavera per portare i loro Yak (il bue tibetano) a pascolare tra le alture delle montagne Himalayane. Un bel giorno alcuni pastori notarono che gli Yak, usando le grosse zampe per scavare nel terreno, estraevano e mangiavano una strana erba che cresceva dai corpi di alcuni bruchi morti. Si trattava appunto del fungo Cordyceps sinensis.
Essi notarono anche che quando i loro animali se ne nutrivano, diventanvano estremamente più vitali, agili ed attivi, nonché che aumentava notevolmente la loro attività sessuale. Incuriositi, provarono a raccogliere questi funghi e a nutrirsene, ottenendo gli stessi effetti rinvigorenti che avevano notato nei loro animali. Notarono inoltre una minore difficoltà respiratoria (molto comuni a quelle alture) e una maggiore resistenza alle malattie in generale.
Il Cordyceps nella Medicina Tradizionale Cinese
Il Cordyceps sinensis è ampiamente citato nel Ben-Cao-Cong-Xin (nuova stesura della Materia medica cinese), dove vengono descritte nel dettaglio le proprietà e gli innumerevoli benefici di questo fungo: dall’aumento del desiderio sessuale e della fertilità, al miglioramento complessivo dello stato di salute, della forza e dell’energia fisica.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) questo fungo agisce sui meridiani dei reni e dei polmoni, dove i reni rappresentano la “radice della vita” e la sede dell’energia vitale. Per cui dal buon funzionamento dei reni dipende anche la nostra facoltà di riprodurci. Per questo motivo tutte i disturbi della sfera sessuale, vengono ricollegati a un disturbo dei reni. Non a caso il fungo Cordyceps sinensis agisce positivamente curando sia i disturbi della sfera sessuale (calo del desiderio, impotenza, infertilità, ecc.), che i disturbi di tipo renale.
Ma non è tutto. Sempre secondo la MTC ai reni sono collegate anche le ossa, la produzione del midollo osseo e la respirazione (quindi i polmoni). E i polmoni sono proprio l’altro meridiano su cui lavora il Cordyceps. Infatti, da studi scientifici, si è visto che a livello polmonare il Cordyceps migliora la dispnea ed è utile in patologie che comportano emottisi, quali la tubercolosi.
Principi attivi
Il Cordyceps sinensis contiene:
- Cordycepina: un nucleoside purinico ad effetto antibiotico;
- Ergosterolo ed Ergosterolo palmitato: si tratta di un precursore della vitamina D2 contenuto nei funghi e lieviti;
- Acido Cordycepico: che è semplicemente D Mannitolo, zucchero che tra le altre funzioni ha quella di facilitare l’ingresso di sostanze chimiche bioattive a livello cerebrale;
- Polisaccaridi: oltre al già citato acido cordycepico, contiene anche ciclofurani, β-glucani, b-mannani ad azione immunomodulante;
- Sali minerali: sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro e zinco;
- Vitamine: E, K, B1, B2 e B12;
- Tutti gli aminoacidi essenziali;
Principali benefici del Cordyceps sinensis
Attualmente le proprietà del Cordyceps sinensis e dei suoi principi attivi, vengono studiati alecramente in campo medico. Per ora se ne sono evidenziati i seguenti benefici:
- Migliora le difese immunitarie
- E’ un potente antimicrobico ed antivirale
- Supporto alle terapie oncologiche
- Protezione cardiovascolare
- Protezione del fegato
- Protezione dei polmoni
- Protezione dei reni
- Azione antidiabetica (regolarizza la glicemia)
- Azione antiossidante ed anti-aging
- Migliora energia, resistenza e vitalità
- Migliora la potenza sessuale e la fertilità
- Azione antidepressiva
NB: Tutti gli studi che avvalorano le proprietà terapeutiche di questo fungo, ivi riportati, sono consultabili su Pubmed, nota banca dati biomedica accessibile gratuitamente online, sviluppata dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM).
1 – Migliora le difese immunitarie
Il Cordyceps sinensis è ricco di polisaccaridi (principalmente β-glucani) ad alto peso molecolare che esercitano un’importante azione di regolazione del sistema immunitario. Non agiscono direttamente sulla malattia, ma piuttosto potenziano la risposta immunitaria che diventa più veloce ed efficace nel rispondere allo stimolo patogeno. Ciò non significa che assumendo Cordyceps non ci ammaliamo, ma che la nostra capacità di rispondere alla malattia diventa molto più rapida ed efficace e quindi i sintomi saranno ridotti sia come intensità, che come durata.
Un recente studio del 2007 ha dimostrato che i polisaccaridi del Cordyceps sinensis sono in grado di aumentare l’attività fagocita, di attivare quindi quelle cellule del sistema immunitario con il compito di mangiare e distruggere gli agenti patogeni. Indirettamente ciò significa che il fungo è in grado di potenziare l’immunità innata o aspecifica. La sua attività è quindi soprattutto di regolazione del sistema immunitario, per rispondere a specifiche situazioni di pericolo esterne.
2 – E’ un potente antimicrobico ed antivirale
Il Cordyceps sinensis è l’unico rimedio in natura che contiene una particolare classe di sostanze nucleosidi alterati (cordicepina e HEAA, idrossietiladenosine) che hanno un’azione antireplicativa diretta nei confronti di virus e batteri. Ciò significa che quando queste sostanze vengono incorporate nel DNA di questi organismi, lo danneggia in modo tale che non possono sopravvivere e replicarsi.
Per questo motivo possiamo dire che il Cordyceps è un vero e proprio antimicrobico ed antivirale naturale. La cordicepina poi è una sostanza con azione antibiotica diretta, molto efficace anche contro quei microrganismi che hanno sviluppato resistenze antibiotiche. Questa sostanza si è dimostrata efficace anche nei confronti di patogeni molto pericolosi, come il Mycobacterium tubercolisis (agente infettivo della Tubercolosi) e il Mycobacterium leprare (agente infettivo della Lebbra).
Numerosi studi riportano l’efficacia del Cordyceps sinensis anche nel supporto dei pazienti affetti da HIV (AIDS). Dagli studi è emerso che questo fungo è in grado di ridurre la carica virale, inibendo la replicazione del virus e una migliore risposta immunitaria, nonché a ridurre i casi di infezioni opportunistiche e le malattie oncologiche associate allo sviluppo dell’AIDS.
3 – Supporto alle terapie oncologiche
Il Cordyceps sinensis è particolarmente utile come supporto alle terapie oncologiche tradizionali (chemioterapia e radioterapia) perché:
- Agisce sul sistema immunitario: i globuli bianchi e le cellule sane sono particolarmente sensibili ai cicli di chemioterapia. Durante la chemio muiono molto velocemente e lasciano l’organismo in uno stato di immunodeficienza. Come abbiamo visto il Cordyceps agisce sul sistema immunitario, mantenendolo vigile ed efficiente e riducendo di fatto molti degli effetti collaterali più visibili provocati dalla chemio. Questo effetto è attribuibile soprattutto ai polisaccaridi in esso contenuti.
- Proprietà radioprotettive: il Cordyceps è anche utilizzato come rimedio radioprotettivo, in quanto è in grado di mitigare gli effetti delle radiazioni, proteggendo le cellule del midollo osseo e permettendo un recupero dei valori ematici più veloci e una diminuzione del livello dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS), riducendo anche i danni su cellule sane, tessuti ed organi.
4 – Protezione cardiovascolare
Studi scientifici hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis è in grado di proteggere il cuore e il sistema vascolare. Tra le varie azione vi è quella di stabilizzare il battito cardiaco in caso di aritmie e tachicardie e di protezione da ipossia e ischemia. Questa azione protettiva è correlata alla presenza di adenosina e di altri nucleosidi che migliorano la circolazione coronarica e vascolare in generale.
Inoltre il fungo Cordyceps, come la quasi totalità dei funghi medicinali, è in grado di regolarizzare anche i valori lipidici del colesterolo e dei trigliceridi. Uno studio effettuato su 273 pazienti arruolati in 9 centri ospedalieri ha dimostrato che l’assunzione di Cordyceps migliora i livelli di colesterolo dal 10 al 21% e dei trigliceridi dal 9 al 26%, aumentando al contempo i livelli di colesterolo buono (HDL) dal 27 al 30%.
5 – Protezione del fegato
E’ stato dimostrato da studi scientifici che il consumo di Cordyceps sinensis migliora la funzionalità epatica e può essere molto utile per rallentare la progressione di epatopatie, quali steatosi epatica, fibrosi, cirrosi, epatite cronica virale e insufficienza epatica.
Il suo utilizzo permette di ridurre velocemente e in modo significativo i livelli degli enzimi epatici (AST, ALT, GGT, ALP) e di prevenire fibrosi e cirrosi epatica. Il meccanismo di protezione del fegato è correlato ad una più veloce degradazione dei depositi di collagene e ad una riduzione della perossidazione lipidica, un danno causato dall’eccesso di radicali liberi.
6 – Protezione dei polmoni
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il fungo Cordyceps è in grado di lavorare e ristabilire il meridiano dei polmoni ed è dunque utile per trattare tutti quei disturbi che interessano l’apparato respiratorio.
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che l’assunzione del Cordyceps sinensis permette di aumentare la produzione di ATP (fonte di energia cellulare) dal 30 al 55% e di migliorare la capacità di utilizzazione dell’ossigeno nella stessa percentuale. Ciò spiega la sua efficacia in tutte le affezioni respiratorie, dalla bronchite, all’asma.
Tali effetti sono stati dimostrati scientificamente attraverso l’evidenza di una diminuzione di specifici mediatori chimici responsabili della sintomatologia allergica ed asmatica, quali ad esempio il TGF-beta. Il suo utilizzo si è inoltre dimostrato particolarmente utile anche in patologie come la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO).
7 – Protezione dei reni
Secondo la MTC il Cordyceps è il rimedio d’elezione per la cura dei disturbi dei reni, sede principale dell’energia vitale del nostro organismo.
Molti lavori scientifici hanno di fatto dimostrato che il Cordyceps sinensis è in grado di proteggere i reni e di migliorarne la funzionalità, normalmente misurata con parametri quali la creatinina, la proteinuria, l’acido urico e la clearance della creatinina. L’assunzione di Cordyceps è dunque indicata in caso di nefrite, insufficienza renale e anche in caso patologie ai reni su base autoimmune.
8 – Azione antidiabetica
Numerosi studi su modelli animali concordano sul fatto che il Cordyceps sinensis è in grado di migliorare il metabolismo del glucosio, riducendo i pericolosi picchi sia di iperglicemia, che di ipoglicemia.
Questo fungo è stato studiato in vivo su animali e sull’uomo per valutare la sua capacità di regolazione della glicemia. Da questi studi si è notato che l’assunzione regolare di 3 grammi al giorno permette la regolarizzazione della glicemia nel 95% dei pazienti, rispetto al 54% ottenuto da altri metodi, con notevole riduzione del picco glicemico post-prandiale e delle ipoglicemie tra un pasto e l’altro.
Ciò permette di migliorare la gestione della glicemia nel tempo e di tenere sotto controllo i danni derivati da un eccessivo livello di glucosio nel sangue. Questo dato è inoltre confermato dal fatto che l’assunzione regolare di questo rimedio naturale, è associato anche ad una riduzione dell’emoglobina glicata.
9 – Azione antiossidante ed anti-aging
Storicamente il Cordyceps è sempre stato considerato un rimedio naturale, in grado di allungare la vita. Gli studi condotti su questo fungo non hanno fatto altro che confermare queste sue proprietà.
Infatti il Cordyceps sinensis è uno dei più potenti antiossidanti esistenti in natura e la sua azione si esercita soprattutto nei confronti dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS), estremamente dannosi per l’organismo in quanto attaccano i costituenti molecolari principali, causando un danno cellulare ai tessuti e agli organi.
Questa azione negativa, condotta dai radicali liberi, accellera i tempi di invecchiamento cellulare e di fatto anche quello “visivo” caratterizzato dalla comparsa di rughe, macchie sulla pelle e in seguito di vere e proprie patologie.
Il Cordyceps agisce progettendo l’organismo dalla perossidazione lipidica, un processo che porta al danneggiamento delle membrane biologiche e dei tessuti ad elevata componente lipidica, quali il tessuto nervoso cerebrale e periferico. Per questo stesso motivo il suo utilizzo è consigliato per la prevenzione da malattie neurodegenerative, quali la demenza senile, il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson e la Sclerosi Multipla.
10 – Migliora energia, resistenza e vitalità
L’aumento dell’energia e della resistenza fisica è uno dei motivi principali per cui questo fungo è tanto ricercato.
La forma di energia che ci permette di compiere tutte le funzioni organiche è quella cellulare, e l’ATP è la molecola che rilascia energia alla cellula. Numerosi studi confermano che il Cordyceps sinensis è in grado di migliorare l’utilizzo dell’ossigeno e la produzione di ATP e incrementare l’energia a livello cellulare fino al 55%. Inoltre è in grado di aumentare direttamente i livelli di ossigeno tissutale, il che significa che la persona può “respirare meglio” e questo aiuta ad aumentare notevollmente i livelli di energia. Per questo motivo il consumo del Cordyceps è particolarmente indicato alle persone che soffrono spesso di stanchezza, nonché agli sportivi che hanno bisogno di una marcia in più.
Ci sono inoltre numerosi studi clinici condotti su soggetti anziani che dimostrano come il Cordyceps è in grado di migliorare sintomatologie associate all’invecchiamento, tra cui proprio la stanchezza, ma anche la memoria, le funzioni cognitive, la tolleranza al freddo e la carica sessuale.
Il Cordyceps nello sport: l’utilizzo del Cordyceps in ambito sportivo nasce dalla pubblicità seguita alle performace sportive ottenute da atlete cinesi ai mondiali di atletica di Stoccarda e ai “Chinese National Games” nel 1993. Nell’agosto del ’93 ai Campionati Mondiali di atletica di Stoccarda, le atlete cinesi vinsero l’oro nelle gare dei 1.500, 3.000 e 10.000 metri con l’abbattimento dei rispettivi record mondiali. Sempre nel ’93 durante i “Chinese National Games” le stesse atlete abbatterono 3 record mondiali. I controlli anti-doping risultarono tutti negativi e l’allenatore dichiarò che il merito andava soprattutto all’uso di questo fungo.
Un altro studio in doppio cieco condotto nel 1998 presso l’Istituto di Ricerca dello Sport della Facoltà di Medicina dell’Università di Pechino ha valutato la clearance del lattato in vari gruppi di atleti. I dati ottenuti hanno evidenziato che, nel gruppo che assumeva la dose maggiore di Cordyceps sinensis (1000 mg/die ), la clearance del lattato, e quindi le capacità di sforzo aerobico, erano nettamente migliori.
11 – Migliora la potenza sessuale e la fertilità
In Oriente il Cordyceps sinensis è anche soprannominato “il viagra dell’Himalaya” dato che per millenni è stato l’unico rimedio della tradizione orientale in risposta ai problemi legati alla sfera sessuale, sia dell’uomo che della donna, quali la diminuzione della libido, l’impotenza e l’infertilità.
Sono diversi gli studi clinici che dimostrano come il Cordyceps sinensis migliori il livello degli ormoni sessuali, aumentando la carica sessuale e la risposta funzionale degli organi sessuali dell’uomo e della donna. Altri studi, condotti prima sugli animali e in seguito su uomini volontari, riportano un aumento del testosterone, nonché un incremento della motilità e della quantità degli spermatozoi. Inoltre il Cordyceps sembra agisca anche aumentando il flusso sanguigno agli organi sessuali, generando un erezione più virile negli uomini.
Il Cordyceps è dunque efficace perché agisce sia sulla circolazione del sangue, che regolando la produzione di ormoni.
12 – Azione antidepressiva
Il Cordyceps sinensis ha una chiara e rinomata attività antidepressiva che sembra dovuta ad un effetto anti MAO. È stato anche segnalato un influsso positivo nell’insonnia.
Negli animali da esperimento la somministrazione del fungo con l’alimentazione ha portato ad una diminuzione nei markers biochimici dello stress, con normalizzazione dei livelli di colesterolo ed attenuazione della tendenza al declino ponderale di milza (24%), corticosurrene (91%) e fegato (37%).
Questi dati indicano l’arginamento degli effetti dello stress a livello endocrino-metabolico e quindi promuovono la somministrazione del fungo in caso di depressione ed esaurimento psico-fisico.
Controindicazioni
Nella Medicina Tradizionale Cinese il fungo Cordyceps sinensis, così come il Ganoderma Lucidum, è considerato una delle “erba superiori”, cioè uno di quei rimedi naturali che l’uomo può assumere ogni giorno, per tutta la vita, anche ad alti dosaggi, senza comunque andare incontro ad effetti collaterali.
La sperimentazione con l’uso di forti dosi (10-80 g/kg) di Cordyceps negli animali da laboratorio non ha portato al riscontro di manifestazioni tossiche, letali o di effetti teratogeni o mutageni. In rari casi è stato descritto un leggero disturbo a livello gastrico, anche se comunque maitale da richiedere l’interruzione della sperimentazione clinica.
Gravidanza e allattamento: non ci sono ancora studi che attestano la sicurezza, o la pericolosità dell’uso del Cordyceps durante la fase di gravidanza e di allattamento. Pertanto in questi casi il fungo va utilizzato con cautela e la sua eventuale assunzione deve essere effettuata sotto controllo medico.
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