reflusso gastroesofageo rimedi naturali

I rimedi naturali più sicuri ed efficaci per calmare bruciore ed acidità da reflusso gastroesofageo.

Il reflusso gastroesofageo è uno dei disturbi digestivi più comuni del mondo occidentale.

Il relfusso, oltre a peggiorare molto la qualità della vita, se non curato adeguatamente, con gli anni può diventare pericoloso fino a sfociare nell’esofago di Barrett, una malattia precancerosa che, in alcune circostanze, può degenerare in cancro dell’esofago .

La Medicina Ufficiale prevede l’uso di farmaci antiacidi e gastroprotettori che in alcuni casi riescono a placare i sintomi, ma non senza effetti collaterali. Ci sono infatti diversi studi che hanno messo in allerta sul pericolo derivante da un uso prolungato di farmaci antiacidi e inibitori di pompa, dato che un utilizzo di lunga durata, è correlato ad un grave aumento del rischio cardiovascolare.

Reflusso e alimentazione

Trattandosi di un disturbo le cui cause sono prevalentemente di natura alimentare, bisognerebbe mettersi bene in testa che una modifica alla propria alimentazione è il primo tassello imprescindibile per guarire dal reflusso.

Più avanti ti darò qualche consiglio che sono sicuro potrà esserti utile.

Reflusso e rimedi naturali

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La natura ci mette a disposizione un numero incredibile di piante ed erbe officinali a cui possiamo far affidamento per trattare i nostri malanni. Tra queste ci sono erbe specifiche per i disturbi allo stomaco, come appunto il reflusso gastroesofageo e altre patologie spesso correllate, come gastrite, ernia iatale, ulcera duodenale, ecc..

Di erbe e rimedi naturali per il reflusso ne parleremo a breve, prima però lascia che spenda due parole su quelli che sono le cause principali del reflusso gastroesofageo.

Le cause del Reflusso

La malattia da reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono in contatto con la parete dell’esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.

Questo succede quando il cardias – la valvola che regola il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco, impedendogli appunto di tornare indietro – non si chiude come dovrebbe, consentendo quindi ai succhi gastrici di risalire nell’esofago.

Perché succede?

Ciò può verificarsi per molteplici ragioni. Il motivo principale, come ho accennatto in precedenza, è dovuto a una cattiva alimentazione.

Come accenna il dott. Dario Polisano nel video che segue, i responsabili principali del reflusso gastroesofageo sono i latticini (latte, yogurt, formaggi, burro, ecc.) e i cibi ad alto indice glicemico come i farinacei (pane, pasta, cracker, biscotti, ecc.), ma anche mais, riso bianco, sciroppo di glucosio, edulcoranti (specie quelli che si trovano in gomme da masticare e caramelle) e in generale i dolci.

https://youtube.com/watch?v=i_Il59hI2hw

Attenzione ad alcuni farmaci

Chi più, chi meno, tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali. Quelli che con maggiori probabilità danno problemi di acidità, bruciore e reflusso sono i farmaci per la pressione.

Se li assumi, potrebbero essere proprio loro i responsabili del tuo problema. In tal caso parlane con il tuo medico.

Anche l’assunzione di farmaci come analgesici, antistaminici, antidepressivi e bloccanti del calcio possono essere causa di reflusso.

Sintomi del reflusso

Il sintomo più chiaro e più comune, che dà il nome a questa patologia, è il rigurgito acido accompagnato da bruciori al petto e allo stomaco. Altri sintomi più o meno comuni sono: nausea e vomito, tosse stizzosa, alitosi, mal di gola e in alcuni casi anche tachicardia.

Rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo

In natura esistono diverse piante che possono aiutarti, magari non a guarire, ma quanto meno a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo e quindi a stare meglio.

Vediamo quindi quali sono i rimedi naturali più efficaci per il reflusso.

1. Aloe

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L’Aloe è una pianta succulenta dotata di foglie carnose, al cui interno troviamo una polpa trasparente dalla consistenza gelatinosa. Il succo ricavato dalla foglia e dalla polpa di Aloe, è uno dei rimedi che trova maggior impiego per placare in modo naturale i sintomi del reflusso gastroesofageo.

In particolare l’Aloe agisce sullo stomaco e sull’esofago come una pellicola che aderisce alle pareti delle mucose, proteggendole dall’azione erosiva dei succhi gastrici. Allo stesso tempo, grazie alla presenza dell’acemannano, un polisaccaride presente nel gel, l’Aloe agisce riducendo lo stato infiammatorio, alleviando di conseguenza la sensazione di bruciore.

Non solo, l’Aloe è un forte alcalinizzante, ciò permette di ridurre l’acidità dei tessuti e l’acidità gastrica.

Sugli effetti positivi dell’Aloe su disturbi digestivi come gastrite e reflusso sono stati già pubblicati diversi studi interessanti. Se ti va puoi consultarli qui:

Quale Aloe scegliere e come assumerla?

Fin’ora gli studi scientifici si sono sempre concentrati su un’unica varietà di Aloe, l’Aloe barbadensis anche conosciuta con il nome di Aloe vera. Molto probabilmente il motivo è che si tratta della varietà più commercializzata. Il succo ricavato dal gel di Aloe Vera è un ottimo rimedio per il reflusso, tuttavia non rappresenta la scelta migliore.

Come descrive Padre Romano Zago nel suo libro “Aloe non è una medicina…eppur guarisce”, la varietà di Aloe con cui si ottengono i risultati migliori è senz’altro l’Aloe arborescens. In particolare egli consiglia il succo ottenuto dal frullato della foglia intera, mescolata con il miele e un po’ di grappa (o altro distillato).

Il frate consiglia di assumere questo succo, con costanza tutti i giorni, nel dosaggio di 3 cucchiai da minestra al giorno. In genere risultati migliori si ottengono assumendolo 20-30 minuti prima dei pasti, a stomaco vuoto, ma devo dire che ci sono persone che si trovano meglio assumendolo dopo il pasto.

Controindicazioni

L’Aloe è sempre controindicata in gravidanza, mentre in allattamento si può assumere la formulazione senza aloina.

Considerando che l’Aloe ha proprietà lassative, il succo realizzato con l’intera foglia in alcuni soggetti più sensibili può recare qualche disturbo intestinale. Per chi ha problemi come colite, diverticolite, morbo di Crohn, o colite ulcerosa, è consigliabile optare per l’assunzione del succo di Aloe Vera senza aloina.

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2. Decotto di Liquirizia

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Un altro rimedio molto efficace per il reflusso gastroesofageo è la liquirizia (Glycyrrhiza glabra). Ovviamente non parlo delle caramelle o delle gomme morbidose vendute nei supermercati, ma della radice vera e propria!

La radice di liquirizia vanta infatti proprietà antinfiammatorie, antispastiche, cicatrizzanti e protettive della mucosa gastrica, la liquirizia attenua i bruciori e l’acidità di stomaco e contrasta il reflusso gastrico.

Come si assume

Con la radice di liquirizia va preparato un decotto.

Per preparare il decotto di liquirizia aggiungi un cucchiaino di di radice (tritata o in polvere) in 250 ml di acqua, lascia sobbollire la miscela per 15 minuti senza coperchio, poi filtra. Bevi fino a 3 tazze al giorno.

Una tazza dopo i pasti, o dopo che accusi i sintomi di bruciore tipici del reflusso.

Controindicazioni

La liquirizia è un prodotto sicuro, ma come è noto tende ad alzare la pressione e a far trattenere liquidi, per cui è controindicato a chi soffre di pressione alta e achi soffre di ritenzione idrica.

E’ inoltre meglio non utilizzarla per periodi lunghi (oltre il mese).

I nostri prodotti

Puoi ordinare la radice di liquirizia pura e naturale, utile per la preparazione di tisane, direttamente sul nostro sitoweb.

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3. Succo di Cavolo

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Un rimedio che affonda le sue radici nella tradizione è il succo di cavolo! Le varie tipologie di cavolo (cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo rosso, ecc.) sono da sempre note alla medicina popolare per l’incredibile capacità di velocizzare la cicatrizzazione e la guarigione delle ferite.

Infatti il cavolo, oltre ad essere un cibo fortemente alcalinizzante (quindi antiacido) vanta proprietà riparatrici ed emollienti, che lo rendono la cura ideale anche per il trattamento dei disturbi gastroesofagei, come reflusso, gastrite ed ulcere gastriche.

Alcuni studi recenti confermano le qualità curative del cavolo.

Tramite uno studio clinico condotto in doppio cieco contro placebo, è risultato che l’assunzione del centrifugato di cavolo riesce a rimarginare le lesioni provocate dall’ulcera peptica nel giro di soli 22 giorni.

Come si prepara il succo di cavolo?

Per ottenere il succo di cavolo puoi utilizzare qualsiasi varietà di cavolo, ma in genere si utilizza o la verza, o il cavolo cappuccio.

Per estrarre il succo ti servirà una centrifuga, o ancora meglio un estrattore. L’estrattore di succo è un elettrodomestico che utilizza una tecnologia a basso numero di giri per estrarre il succo della frutta e della verdura senza compromettere i nutrienti.

Come si assume

Il succo di cavolo assunto circa 20 minuti prima dei pasti, nel dosaggio di un bucchiere per tre volte al giorno. Per ottenere risultati apprezzabili si consiglia di continuare la somministrazione almeno per 15 giorni.

Il gusto non è dei migliori, per mitigarlo è possibile aggiungere all’estrattore, del finocchio e/o delle carote, entrambe verdure che vantano una buona azione alcalinizzante e quindi d’aiuto contro il reflusso.

Controindicazioni

Il succo di cavolo è controindicato a chi soffre di patologie alla tiroide.

4. Tisane per il reflusso

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Oltre ai rimedi appena menzionati, ci sono diverse tisane che, in virtù della loro azione antispastica e calmante, sono particolarmente efficaci nel placare i sintomi legati al reflusso gastroesofageo.

Tra queste troviamo:

Alcuni naturopati ed erboristi consigliano anche lo zenzero, ma ho notato che a molte persone questa spezia, sia usato cruda, che come tisana, peggiora i sintomi, anziché placarli.

Molto probabilmente ciò è dovuto al fatto che lo zenzero, pur svolgendo un’azione antinfiammatoria, tende anche ad aumentare l’acidità gastrica.

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NB: Tutte le informazioni pubblicate su questo sito hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze, o prescrizioni mediche, o di altra natura.