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Oggi vorrei parlarti dell’equiseto (Equisetum arvense), una di quelle piante cadute nell’oblio dei tempi moderni, oscurata dalla chimica e dalla medicina ufficiale, nonostante abbia alle spalle una storia millenaria costellata di successi terapeutici.

E come sempre a farne le spese sono i malati, che vengono sistematicamente indirizzati dalla “Medicina Ufficiale” verso l’uso di farmaci di sintesi, stracolmi di controindicazioni, quando, in tantissime circostanze, queste persone avrebbero potuto fare uso dell’equiseto, o di altri rimedi naturali sicuri ed anche estremamente efficaci.

Che cos’è l’equiseto

equiseto osteoporosi

Chiamata anche “Coda cavallina” per la sua somiglianza con la coda di un cavallo, l’equiseto è una pianta erbacea perenne senza foglie ne fiori, di circa 30-60 cm d’altezza. E’ comune in tutta la Penisola, cresce fino a 2500 m nei luoghi umidi, silicei e argillosi, lungo le rive dei ruscelli, nei campi, nei boschi e sulle scarpate.

Dal rizoma strisciante e di colore nero si sviluppano due fusti dall’aspetto completamente diverso, che si differenziano in fusti sterili e fusti fertili. In fitoterapia si utilizzano solo i fusti sterili.

Nella medicina popolare questa pianta rappresenta da sempre un rimedio eccellente per gli anemici, per le persone affette da osteoporosi, o unghie e capelli fragili, per gli ipertesi, per il trattamento di numerosi disturbi dei reni e della vescica ….e tanto altro ancora.

Da studi recenti si è potuto inoltre costantare che, uno dei suoi costituenti principali, ovvero il silicio organico, è estremamente prezioso anche per la lotta a patologie ancora più serie, come la tubercolosi e perfino per il cancro.

Sulla tubercolosi possiamo dire che ci sono già fior fior di testimonianze di pazienti curati con questa pianta. Testimonianze riportate in numerosi testi di medicina naturale (ad esempio: “La salute dalla Farmacia del Signore” di Maria Treben, “La Medicina Naturale alla portata di tutti” di Manuel Lezaeta”, “Fitoterapia, guarire con le piante” del dott. Jean Valnet, ecc.).

Sugli effetti del silicio organico sulle patologie tumorali siamo ancora agli albori e non possiamo esporci più di tanto con conclusioni azzardati. C’è comunque chi, come Maria Treben giura di aver visto già numerose persone guarire grazie a questa pianta, tant’è che nei suoi testi consiglia sempre di bere 2-3 tisane di equiseto a chi ha sfortuna di essere affetto da un tumore.

Indice sulle proprietà e gli utilizzi dell’Equiseto:

  1. Proprietà ed utilizzi dell’Equiseto;
  2. Modalità di utilizzo;
  3. Controindicazioni;

1. Proprietà ed utilizzi dell’Equiseto

Dell’equisto si utilizza il fusto sterile (pianta intera).

Qui troviamo i seguenti principi attivi: silicio (dal 6% al 10%), calcio, potassio, magnesio, ferro, manganese, tannini, principi amari, glucosidi, acido linoleico, acido linolenico, acido oleico, acido stearico, equisetina, fitosterolo, etorosidi, flavonoidi, saponosidi e vitamina C.

Proprietà:

  • antidegenerativo;
  • cicatrizzante;
  • diuretico;
  • emostatico;
  • emopoietico (provoca la formazione di globuli rossi);
  • rimineralizzante.

L’equiseto trova applicazioni sia per uso interno, assunto sotto forma di polvere o di tisana, sia per uso esterno, con semicupi, impacchi di vapore, pediluvi, frizioni, ecc.

Le sue proprietà curative la rendono una pianta estremamente versabile e utilizzabile per la cura e la prevenzione di numerosi disturbi. Qui di seguito trovi una “breve” lista.

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Anemia

equiseto integratore naturale

L’equiseto, oltre a contenere ferro, gode di proprietà emopoietiche, ovvero favorisce la formazione dei globuli rossi. Per tale motivo si consiglia l’assunzione della tisana nei casi di anemia, astenia e debolezza generale.

Osteoporosi, osteopenia, fratture e lesioni ossee

L’equiseto è la specie vegetale con la più alta concentrazione di silicio organico. Il silicio stimola il metabolismo del calcio, favorisce la formazione del collagene , fortifica le ossa e i tessuti connettivi. Inoltre sembra che i flavonoidi contenuti nell’equiseto, in sinergia col silicio, determinino un aumento del numero degli osteoblasti (le cellule che costruiscono l’osso nuovo) ed una loro più marcata attività, mentre sarebbero capaci di ridurre sia il numero sia l’attività degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso). Per questo motivo se ne consiglia l’assunzione come polvere, o tisana per prevenire e trattare casi di demineralizzazione, fratture, decalcificazione, osteopenia ed osteoporosi.

Unghie e capelli deboli

Sempre per il suo alto contenuto di silicio e la sua spiccata azione rimineralizzante, l’equiseto equiseto, assunto in polvere o come tisana, è indicato alle persone con unghie che si sfaldano facilmente, o con problemi di capelli deboli e alopecia. Inoltre la tisana, usata esternamente per lavare i capelli, li rafforza e contrasta la comparsa della forfora.

Malattie dei reni e della vescica

Oggi dimenticata, l’equiseto rappresentava un tempo il medicamento d’elezione per la cura di moltissime malattie dei reni e della vescica. In numerosi testi ne decantano le lodi medici ed erboristi del calibro di Sebastian Kneipp, Maria Treben e più di recente il dott. Jean Valnet, medico francese e pioniere della fitoterapia e aromaterapia moderna. Per la cura di questi disturbi l’equiseto è ottimo sia come tisana da bere, che per la preparazione di semicupi (per saperne di più vai al capitolo “Modalità di utilizzo”).

In particolare se ne consiglia l’uso in caso di;

  • Calcoli renali;
  • Renella;
  • Cistiti;
  • Infezioni renali.

I consigli di Maria Treben per eliminare i calcoli renali:

Nei suoi scritti Maria Treben illustra nel dettaglio il suo metodo di cura dei calcoli renali e della renella. Riporto qui un breve estratto del suo ultimo libro “Erbe officinali del Giardino del Signore”:

L’aiuto più rapido in caso di renella e calcoli renali è assicurato da semicupi di equiseto; contemporaneamente si bevono da una a due tazze di equiseto. In tal modo vengono stimolati i reni e la minzione. Cercare di trattenere l’urina il più possibile. Urinando quindi con forte pressione verranno espulsi renella e calcoli renali.

Ritenzione idrica, gambe gonfie, sovrappeso e idropisia

Grazie alle sue spiccate proprietà diuretiche, la tisana di equiseto è molto utile a chi soffre di ritenzione idrica, gambe gonfie, cellulite, obesità e sovrappeso.

Per chi soffre di idropisia, un disturbo caratterizzato da eccesso di liquido nelle cavità sierose e nel tessuto sottocutaneo, Maria Treben consiglia di sorseggiare tutti i giorni, per sei giorni di seguito 5-6 tazze di tisana di equiseto. Grazie all’azione diuretica di questa pianta, l’eccesso di liquidi verrà eliminata tramite l’emissione di abbondante urina.

Ipertensione

Grazie alle sue note proprietà diuretiche l’equiseto è un valido aiuto anche per chi soffre di ipertensione. Due o tre tazze al giorno di questa tisana rappresenta un sicuro e valido aiuto ad abbassare la pressione arterisoa.

Nota bene: l’equiseto è controindicato a chi sta già assumendo dei farmaci per la pressione.

Emorragie interne ed esterne

L’equiseto è un potente emostatico naturale, in grado di bloccare le emorragie.

In caso di emorragie interne (polmoni, reni, stomaco, utero, emorroidi sanguinati, ecc.) ed emottisi (vomito di sangue) Maria Treben ne consiglia l’assunzione sotto forma di tisana, da 2 a 3 tazze al giorno.

Maria Treben, il parroco Kneipp e il naturopata Manuel Lazaeta ne consigliano l’uso anche esternamente con lavaggi utilizzando il decotto, o o compresse di vapore (vedi il capitolo “Modalità di utilizzo”), da applicare su lesioni, ulcere, piaghe e ferite. Usato esternamente l’equiseto agisce come cicatrizzante, pulisce la ferita e blocca l’emorragia di sangue.

Gengive sanguinanti

Sempre per la sua azione emostatica, l’equiseto può tornarti utile anche per bloccare il sanguinamento delle gengive e per favorire la cicatrizzazione di ulcere della bocca. Non a caso è un ingrediente presente in molti dentifrici. La modalità di impiego è quella della tisana. Si prepara una tisana la si fa freddare e la si usa per fare dei risciacqui.

Gotta e artrosi

Per la sua spiccata azione diuretica la tisana di equiseto favorisce l’eliminazione degli acidi urici in eccesso, aiutando quindi ad alleviare i reumatismi e i dolori di gotta. Maria Treben consiglia da una a due tisane al giorno.

Sudorazione dei piedi

Nel qual caso tu ne soffrissi, l’equiseto può tornarti utile per risolvere il problema sudorazione eccessiva dei piedi. In questo caso Maria Treben, oltre a bere da una a due tazze al giorno di tisana di equiseto, consiglia di fare dei pediluvi (vedi il capitolo “Modalità di utilizzo”).

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2. Modalità di utilizzo

equiseto essiccato tisane
  • Tisana: Versare un cucchiaino da caffè di equiseto essiccato (il doppio se la pianta è fresca) in una tazza di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare e bere.
  • Semicupi: mettere in ammollo 100g di Equiseto in 5 litri d’acqua fredda e lasciare riposare per 12 ore. Scaldare il macerato e filtrarlo e aggiungerlo all’acqua del bagno. La vasca deve contenere acqua sufficiente per l’immersione del corpo fino all’altezza dei reni. Dopo un bagno di 20 minuti ci si alza senza asciugarsi, ci si avvolge in un accappatoio e ci si corica sul letto per sudare un oretta.
  • Pediluvi: Versa in un litro d’acqua fredda 5 cucchiaini di equiseto essiccato e lascia riposare per circa 12 ore. Scalda leggermente il macerato, filtralo e aggiungilo all’acqua di una bacinella. La durata del pediluvio dev’essere di 20 minuti.
  • Cataplasma a vapore: in questo caso va usato dell’equiseto raccolto fresco. Metti in un setaccio due manciate abbondanti di equiseto e appenderlo sopra a una pentola con dell’acqua bollente. Non appena l’equiseto si presenta caldo e morbida avvolgerla in una pezza di lino e applicarla sulla parte malata. Lasciare agire per diverse ore, o per tutta la notte. Se non hai l’equiseto fresco puoi imbevere un panno con la tisana preparata dall’equiseto essiccato .

3. Controindicazioni

La tisana e gli estratti di equiseto (ad uso interno) sono controindicati in gravidanza e durante l’allattamento, inoltre se ne sconsiglia l’utilizzo in caso di somministrazione di farmaci diuretici e chi ha ipersensibilità accertata verso uno o più principi attivi presenti nella pianta.

Attenzione: esistono numerose varietà di Equiseto, alcune delle quali tossiche per l’uomo (ad esempio l’Equisetum palustre). Per cui, almeno che tu non sia esperto del settore, ti sconsiglio vivamente di evitare la raccolta di questa pianta.

4. Dove acquistare l’Equiseto

Puoi ordinare  l’equiseto essiccato pronto per tisane (varietà Equisetum arvense) direttamente sul sitoweb di Erbe di Mauro. L’azienda agricola Erbe di Mauro ti da la garanzia di una pianta coltivata in modo 100% naturale, in aperta campagna, tra le colline di Fermo, in modo naturale e ben lontano da zone inquinate, come discariche, autostrade o centri commerciali.

NB: Tutte le informazioni pubblicate su questo sito hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze, o prescrizioni mediche, o di altra natura.