cistite rimedi naturali

La cistite è una fastidiosa infiammazione che interessa la vescica e che si manifesta sotto forma di bruciore, spesso accompagnato da un bisogno frequente di urinare.

In prevalenza colpisce il sesso femminile, ma può manifestarsi anche negli uomini, specialmente in quelli che hanno problemi di ipertrofia prostatica (vedi rimedi naturali per la prostata).

Può trattarsi di un disturbo sporadico (cistite acuta), che si risolve da solo nell’arco di pochi giorni, ma spesso si tratta di un problema cronico e fastidiosamente recidivo.

Le cause dell’infiammazione possono essere molteplici, anche se il maggiore indiziato è un batterio che popola il tratto finale dell’intestino, l’Escherichia coli. Tali germi possono raggiungere la vescica dall’esterno, passando attraverso l’uretra, o dall’interno per propagazione da organi vicini, o ancora per via ematica.

Quali sono le cause?

escherichia coli

Come amava dire Claude Bernard “il terreno è tutto, il microbo è niente“. Con questa celebre fase, il fisiologo francese intendeva dire che ci ammaliamo non perché c’è un batterio cattivo che è entrato nel nostro corpo, ma perché il batterio ha trovato un terreno fertile, favorevole al suo sviluppo.

Questo può accadere per diversi motivi.

Ad esempio perché la tua alimentazione troppo ricca di zuccheri e latticini, ha finito per alterare la flora batterica intestinale, favorendo la proliferazione dell’Eschericia coli o di altri batteri patogeni.

Oppure perché dopo un ciclo abbondante di farmaci, cortisonici, o di antibiotici, ti ritrovi con un sistema immunitario debilitato, non più in grado di contrastare il “germe invasore”.

Va però detto che non sempre la causa della cistite è di natura batterica.

A volte basta l’uso prolungato del diaframma, di certe creme spermicida, o di indumenti intimi sintetici, o particolarmente attillati per favorire l’infiammazione alla vescica.

Rimedi per la cistite

Specie quando si è di fronte a una cistite cronica e recidiva, difficilmente il problema si risolve esclusivamente tramite l’uso di farmaci ed antibiotici.

Ad esempio è molto importante curare l’alimentazione. Ad esempio un consiglio utile che ti darebbe qualsiasi nutrizionista, è quello di ridurre il carico glicemico (cioè in consumo di dolci e cereali raffinati), dato che più zuccheri introduciamo e maggiore è lo stato di infiammazione.

Inoltre ci sono diverse erbe officinali che potresti assumere per combattere l’infezione e migliorare lo stato del nostro sistema immunitario. Ed è di questo che ti voglio parlare nei capitoli che seguono.

1. Aloe

aloe cura cistite

Tra i rimedi per la cistite impossibile non menzionare l’Aloe, in particolare mi riferisco alla ricetta del frate brasiliano Padre Romano Zago, preparata frullando insieme foglie intere di Aloe Arborescens, miele e distillato (leggi qui come preparare la ricetta).

Per esperienza dello stesso Padre Zago, la somministrazione di questo preparato risulta estremamente efficace nel trattamento dei disturbi delle vie urinarie.

Specie quando ci troviamo di fronte a un’infezione batterica, come quella da Escherichia coli, l’assunzione dell’Aloe può aiutare a stimolare le difese immunitarie e quindi a contrastare meglio l’infezione. Inoltre l’Aloe è noto per la sua azione depurativa ed antinfiammatoria.

Ecco spiegato perché è così efficace.

La modalità di assunzione del preparato è la stessa che abbiamo spiegato già in altri articoli: un cucchiaio da minestra, per 3 volte al giorno, possibilmente a stomaco vuoto circa 20-30 minuti prima dei pasti principali (colazione, pranzo e cena).

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Succo di Aloe Arborescens e miele, ricetta originale di Padre Romano Zago

  • Confezione da 325 ml e 750 ml
  • Ingredienti: Aloe Arborescens, miele e distillato
  • Prodotto italiano
  • Azienda: Erbe di Mauro

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2. Equiseto

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L’equiseto (Equiseto arvense, o maximum), anche conosciuta come Coda cavallina, è da sempre una delle erbe più utilizzate dalla medicina naturista per il trattamento delle malattie urinarie.

In particolare la famosa erborista del ‘900 Maria Treben, nel suo libro “La Salute dalla farmacia del signore“, caldeggia l’uso dell’equiseto, sotto forma di semicupio (bagno parziale dove è immersa solo la parte inferiore del corpo, fino ai reni compresi. , in tutte le malattie a carico delle vie urinarie, proponendo una contemporanea assunzione della tisana di equiseto.

La particolare efficacia dell’equiseto nel trattamento di tutte le patologie degli organi dell’apparato urinario, è sottolineata tanto dalla Treben, quanto da R. Willfort; ambedue consigliano di utilizzare la coda cavallina sia sotto forma di tisane, sia per semicupi.

Ecco come preparare la tisana e i semicupi di equiseto:

  1. Tisana da bere: versare un cucchiaino da caffè (circa 2-3 g) di equiseto in circa 250 ml d’acqua già calda, lasciare in infusione 10 minuti e poi filtrare. Bere da 2 a 4 tazze al giorno;
  2. Semicupi: in questo caso servono circa 100 g di equiseto essiccato (il doppio se è fresco) per 5 litri d’acqua. L’equiseto va versato in acqua fredda e va lasciato a macerare per una notte. La mattina successiva si scalda brevemente e si filtra. Questa acqua andrà aggiunga all’acqua del bagno per fare un bagno parziale, ovvero l’acqua deve arrivare fino allo sterno, per coprire totalmente i reni. La durata del bagno è di 20 minuti. Uscito dall’acqua invece di asciugarti subito, dovresti avvolgerti in accappatoio e restare a letto disteso per circa un oretta.

I semicupi sono dei bagni “medicinali” che gli antichi medici naturisti consigliavano ai loro pazienti per curare tantissime patologie. Con l’avvento della Medicina Ufficiale sono praticamente scomparsi. Tuttavia si tratta di una pratica estremamente efficace. Provare per credere.

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3. Betulla

In abbinamento, o in sostituzione dell’equiseto, per trattare le patologie urinarie si può fare affidamento anche alla tisana di Betulla (da bere, non va bene per i semicupi).

Infatti, oltre ad essere un rimedio molto valido per depurare l’organismo e per drenare i liquidi in eccesso, le foglie della Betulla assunte sotto forma di tisana, è un rimedio molto valido anche per la cistite. Infatti la Betulla favorisce la minzione e l’eliminazione delle scorie (in particolare degli acidi urici) ed ha un’effetto lenitivo su tutte le vie urinarie.

In alternativa all’equiseto, o alle betulla, può essere utile anche la tisana di foglie di Ribes nero.

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5. Oleolito di Calendula (per uso esterno)

Un’ottima soluzione naturale per ridurre l’infiammazione delle zone intime è l’oleolito di Calendula. Si tratta di un olio medicamentoso ottenuto tramite macerazione dei fiori di calendula in olio vegetale (ad esempio di girasole, di oliva, o di mandorle).

L’oleolito di calendula è noto per le sue proprietà idratanti, calmanti ed antinfiammatorie ed è uno dei pochi rimedi utilizzabili anche su parti intime e su zone del corpo molto delicate. L’applicazione di quest’olio non è risolutivo, ma ti aiuterà quanto meno a calmare il fastidioso bruciore.

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oleolito calendula

Oleolito di Calendula 50 ml

  • Ingredienti: olio biologico di girasole, fiori di calendula (Calendula officinalis);
  • Confezione da 50 ml;
  • Prodotto italiano;
  • Azienda: Erbe di Mauro.

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4. Lavaggio intestinale

Spesso l’infiammazione delle vie urinarie è un riflesso di ciò che accade nell’intestino. In questi casi il lavaggio intestinale può essere estremamente utile, oltre che a costo zero!

Per farlo basta avere un enteroclisma (o in alternativa una semplice peretta per il clistere) e dell’acqua.

Per una maggiore efficacia, al posto della semplice acqua si può usare la tisana di camomilla (ottimo antinfiammatorio), o il caffè. L’enteroclisma al caffè è particolarmente efficace per disintossicare il fegato e contrastare i ristagni di bile (vedi il libro Guarire con il metodo Gerson).

Il lavaggio effettuato tramite enteroclisma, o clistere, oltre a favorire l’evacuazione, ha un effetto decongestionante, rinfrescante e purificante.

E’ importante sapere che il momento migliore per eseguirlo, è la mattina a digiuno

NB: Tutte le informazioni pubblicate su questo sito hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze, o prescrizioni mediche, o di altra natura.