artemisia annua

L’Artemisia annua, conosciuta anche con il nome di “assenzio annuale”, è una piccola pianta aromatica proveniente dalla Cina, utilizzata da secoli dalla medicina popolare cinese per la cura di diversi disturbi: digestione difficile, febbre alta, malaria, parassiti intestinali, ecc.  Oggi, grazie agli studi condotti dai ricercatori e alla testimonianza di alcuni pazienti, sappiamo che questa pianta è una preziosa arma in più per la lotta contro il Cancro.

Girovagando per il web troverai informazioni di tutti i tipi riguardo alle presunte proprietà miracolose dell’Artemisia annua. Tralasciando i tanti siti fuffa presenti su internet, mi preme segnalarti che ci sono diverse associazioni che si occupano dello studio, dell’applicazione e della divulgazione di rimedi integrativi tesi a migliorare l’efficacia delle cure oncologiche tradizionali e la qualità di vita del paziente oncologico.

Una di queste è la A.R.T.O.I. (Associazione ricerca terapie oncologiche integrate), un’associazione no-profit di cui fanno parte diversi professionisti del campo medico (oncologi, chirurghi, radioterapisti, nutrizionisti, immunologi, erboristi ed altri). L’intento dell’associazione è quello di educare i medici a conoscere l’integrazione, e i pazienti a comprendere i benefici delle sostanze naturali.

Dell’associazione ARTOI fanno parte il dottor Ivano Ferri Hammamberg e il dottor Andrea Passini, intervistati qualche mese fa dall’emittente televisiva Telecolor relativamente all’integrazione dell’Oncologia tradizionale con i rimedi naturali. Durante l’intervista molto spazio è stato dedicato proprio all’Artemisia annua, pianta comunemente impiegata dai medici ARTOI ad integrazione di chemio e radioterapia.

Qui di seguito vi riporto il video e un breve riassunto scritto di quanto detto.

L’Artemisia annua in oncologia integrata

Come ci spiega il dottor Ivano Ferri Hammamberg, l’Artemisia annua è una pianta che gode di spiccate proprietà antitumorali (ha effetto su un centianaio di cellule tumorali di tipo diverso). Tuttavia bisogna fare una distinzione tra:

  • Idrolito (estratto acquoso, più comunemente detto infuso, o tisana)
  • Estratto idroalcolico (che appunto contiene alcol, in genere a 65°)
  • Capsule di Artemisinina (principio attivo con proprietà antitumorali)

Raramente a un suo paziente oncologico non viene prescritta l’Artemisia annua. La prescrizione prevende l’assunzione a colazione e a pranzo dell’estratto idroalcolico, o in alternativa l’idrolito (cioè la tisana) e delle capsule di artemisinina la sera, a cena. Gli effetti di queste sonstanze sono diversi.

Gli estratti liquidi hanno proprietà antiossidanti e soprattutto antinfiammatorie. L’efficacia dell’estratto idroalcolico (o dell’idrolito) è tanto efficace quanto più è grave la situazione del malato oncologico. Il dottore ci racconta di casi di pazienti allettati, stremati, con un Cancro in stato avanzato, che prendendo per qualche giorno di seguito l’idrolito, o l’estratto idroalcolico di Artemisia annua, sembrano quasi “resuscitati” e tornati in piene forze, proprio grazie al potentissimo effetto antinfiammatorio di questa pianta.

L’idrolito è meno efficace come antinfiammatorio, ma gode di maggiori proprietà antiossidanti. Il dott. Hammamebrg lo preferisce per tutti quei pazienti con probledi di gastrite, diabete, malattie epatiche, o affetti da un cancro allo stomaco, o al fegato. In tutti questi casi è infatti meglio evitare l’assunzione di alcol. Come dosaggi si parla di 3 cucchiai di idrolito, o di estratto idroalcolico, per 2 volte al giorno (a colazione e a pranzo).

La sera, a cena, vengono invece prescritte al paziente le capsule di artemisinina, che è il principio attivo dell’Artemisia annua con proprietà antitumorali. Inizialmente, per un mesetto si inizia con dosaggi più bassi di artemisinina. Dopo un mese al paziente vengono fatti degli esami per valutare la funzionalità renale ed epatica, se non ci sono problemi (e di solito è così), il dosaggio viene aumentato.

E’ importante sapere che l’estratto idroalcolico (o idrolito) e l’artemisinina non possono essere assunte contemporaneamente e vanno distanziate nel tempo. Per quanto può sembrare strano gli estratti liquidi di Artemisia annua (che sono degli antiossidanti), interferiscono con l’effetto ossidante che l’artemisinina produce nei confronti delle cellule tumorali, mandandole in apoptosi (morte programmata). Per questo motivo le due sostanze vengono assunte separatamente.

In quali tumori l’Artemisia ha più successo?

Secondo l’esperienza del dott. Hammamberg l’Artemisia annua è sempre utile, ma in alcune patologie tumorali sembra essere più efficace. In particolare nei tumori che colpiscono l’apparato uro-genitale (cancro alla vescica, alla prostata e all’ovaio), nel cancro ai polmoni e nel cancro alla mammella.

Il caso più eclatante è sicuramento quello di Amedeo Gioia, affetto da un cancro alla vescica in stato avanzato, inoperabile, a cui i medici avevano dato poche settimane di vita, o al massimo un paio di mesi. Grazie alle ricerche del figlio, il sig. Amedeo venne a conoscenza di questa pianta e dopo aver letto le pubblicazioni scientifiche iniziò ad assumere l’estratto idroalcolico. Dopo soli 2 giorni i dolori, prima insopportabili, erano del tutto spariti e nel giro di 5-6 settimane il Cancro era totalmente scomparso.

Il sig. Amedeo oggi gode di buona salute e non è più affetto da alcun tipo di tumore, questo proprio grazie all’efficacia curativa dell’Artemisia annua.

Oltre al caso di Amedeo Gioia, nell’intervista il dott. Hammamberg riporta altri casi di pazienti guariti, o migliorati, facendo oncologia integrata con Artemisia Annua. I risultati migliori, come detto, li ha ottenuti con persone affette da cancro alla vescica, alla prostata e all’ovaio. Spesso insieme all’Artemisia vengono associate anche altre sostanze naturali, come ad esempio la curcumina e l’astragalo.

NB: i pazienti oncologici che vogliono assumere l’Artemisia annua dovrebbero sempre farlo con l’approvazione e la supervisione del proprio medico.

Video-intervista sull’Artemisia annua:

Quelli dell’Artemisia annua

Un’altra associazione che mi preme segnalarti è “Quelli dell’Artemisia Annua Onlus” (sito web), associazione frutto dell’intensa esperienza maturata nel gruppo Facebook “Quelli dell’Artemisia Annua”, nato a fine agosto 2014 per divulgare la bellissima vicenda di Amedeo Gioia (il signore di cui abbiamo discusso prima).

L’associazione opera nel settore della medicina alternativa attraverso la divulgazione delle nuove terapie e pratiche energetiche basate sulle ultime scoperte scientifiche. Offre aiuto pratico atto al miglioramento psico-fisico, mentale, sociale e ambientale degli utenti. Promuove ricerche, organizza conferenze e seminari per accelerare lo sviluppo evolutivo personale. Fornisce assistenza medico-legale.

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