Oggi parliamo del Coprinus comatus, anche detto Coprino, un fungo medicinale molto comune nei nostri territori, che si è rivelato particolarmente efficace nel trattare patologie come il diabete di tipo 1 e 2, ma anche altri problemi di salute, come la stipsi e le emorroidi.
Scopriamo insieme le proprietà e gli utilizzi di questo fungo speciale.
Breve descrizione
Il Coprinus comatus è un fungo commestibile molto comune che cresce isolato o a folti gruppi in prati, giardini, sentieri campestri o luoghi insoliti come il verde urbano.
Il terreno su cui il Coprinus comatus solitamente cresce è ricco di materiale calcareo, di sostanze organiche in decomposizione, di escrementi.
Nelle stagioni piovose, dalla primavera all’autunno, in particolare nelle zone settentrionali temperate, lo si può vedere spuntare nei prati e già a mezzogiorno può aver raggiunto la completa maturazione.
È un fungo alto dai 5 ai 20 cm, possiede lamelle libere, molto compresse, che, dopo poco che il fungo matura, si dissolvono, dal bordo verso l’interno, in un liquido blu-nerastro simile ad inchiostro; proprio per questo il Coprino è conosciuto come “fungo dell’inchiostro”.
Esistono più di 100 tipi di funghi dell’inchiostro, il Coprinus comatus possiede un cappello di forma allungata ed ovoidale o conica simile ad un’alta e stretta campana; la superficie è composta da squame morbide, larghe, spesso sollevate, da qui la definizione latina “comatus” cioè chiomato; il colore è bianco, rosa verso il bordo che poi
annerisce quando il fungo inizia a liquefarsi.
Il Coprino è un fungo molto apprezzato in cucina per il sapore piacevole e delicato, ma è molto fragile, deperisce rapidamente ed è quindi difficile da trasportare e commercializzare.
Proprietà del Coprinus comatus
Principi attivi
È un fungo molto ricco in proteine, più della carne ed assai più del latte.
Nell’ambito del suo contenuto proteico si annoverano ben 20 aminoacidi. La ricchezza di minerali è tale che può essere considerato una vera e propria sostanza naturale di remineralizzazione.
- vitamine C, D, B (soprattutto Niacina), E;
- minerali: Potassio (in grandi quantità), Calcio, Vanadio, Ferro, Rame, Zinco, Magnesio,
Sodio, Fosforo, Manganese, Molibdeno, Cobalto; - molte proteine (20-38% della massa fungina) e 20 aminoacidi tra cui 8 essenziali;
- polisaccaridi tra cui in particolare 1-3 β–glucani, in quantità assai maggiore rispetto ad altri 18 tipi di funghi medicinali analizzati.
Benefici per la salute
Il Coprinus comatus viene coltivato, oltre che per scopi alimentari, anche per fini terapeutici in quanto trattasi di specie con proprietà officinali.
Questi sono i principali utilizzi terapeutici:
- Diabete di tipo 1 e 2.
Il Coprinus comatus è il più importante fungo anti-diabetico presente in natura. Infatti vanta una spiccata azione ipoglicemizzante: 90 minuti dopo l’assunzione della polvere di Coprinus la glicemia si riduce di circa il 41% e dopo 3 ore persiste una riduzione di circa il 30%; dopo ulteriori 6 ore c’è ancora una glicemia ridotta del 20%. Agisce quindi come un vero antidiabetico orale, privo degli effetti collaterali caratteristici dei farmaci ipoglicemizzanti di sintesi. Questo soprattutto grazie alla presenza del vanadio, un metallo che il Coprinus riesce a chelare dal terreno, e che ha la singolare capacità di attivare le cellule beta del pancreas inibendo gli enzimi tirosin-chinasi intra cellulare. - Stipsi ed emorroidi.
Il fungo Coprino è un ottimo regolatore della peristalsi intestinale, per cui la sua assunzione è molto utile in caso di emorroidi e stipsi ostinata. - Cancro al seno.
Studi scientifici hanno isolato nel Coprinus comatus composti con potenziali effetti antitumorali per il cancro al seno: l’estratto acquoso di questo fungo, infatti, ha inibito la crescita delle cellule tumorali mammarie ER + e ER-,ed ha inibito la formazione di colonie tumorali in vitro. - Cancro allo stomaco.
Una proteina alcalina denominata y3, estratta e purificata da corpi fruttiferi di Coprinus comatus, ha mostrato la capacità di inibire una linea cellulare del cancro gastrico con una IC50 di 12 mg/mL.
Come si cucina?
Il Coprinus comatus, oltre ad essere un fungo medicinale, è anche uno tra i migliori funghi commestibili.
Va però detto che è buono fintanto che le lamelle rimangono bianche e va cucinato subito dopo averlo raccolto, in quanto il colore delle lamelle cambia in pochissimo tempo per effetto della produzione delle spore.
Per rallentare questo processo si consiglia di staccare il gambo, mediante rotazione, al momento della raccolta.
E’ molto buono cotto con burro (o olio), sale e pepe, togliendolo non appena inizia a indorarsi.
Secondo voci non confermate, questo fungo sarebbe edule anche da crudo; a mero scopo cautelativo ed in attesa di conferme certe, questa pratica viene vivamente sconsigliata.
Dove si compra?
Il fungo fresco è introvabile in commercio per i motivi che abbiamo già elencato in precedenza.
A scopi curativi e preventivi si può assumere sottoforma di polvere, estratti, capsule, ecc. E’ possibile ordinare questo genere di prodotti in erboristeria, o in farmacia.
Controindicazioni
Se raccolti in città o in luoghi inquinati, per probabile accumulo di arsenico, se ne sconsiglia l’uso.
Il Coprinus comatus può risultare tossico se consumato assieme a bevande alcoliche, anche a distanza di ore, in quanto contiene modiche quantità di coprina, una micotossina presente anche in altre specie del genere Coprinus (in particolare Coprinus atramentarius) e responsabile della cosiddetta sindrome coprinica
La sindrome coprinica, che può manifestarsi con uno spiccato rossore al volto e al busto, sudore profuso, accelerazione cardiaca, ha un decorso benigno, ma è potenzialmente pericolosa per soggetti debilitati da altre patologie.